Il GDPR farà bene al Direct Email Marketing (se verrà applicato)

Il GDPR farà bene al Direct Email Marketing (se verrà applicato) https://www.itestense.it/wp-content/themes/fildisi/images/empty/thumbnail.jpg 150 150 Paolo Niccolò Giubelli Paolo Niccolò Giubelli https://secure.gravatar.com/avatar/5f8ff50f726577837e141201e3da8853?s=96&d=mm&r=g

Dopo la fatidica data del 25 maggio il mondo del Direct Email Marketing ne esce come un paziente a cui è stata somministrata una cura da cavallo. Una marea di persone ne ha approfittato per disiscriversi da tutte le mailing list cui non è più interessato e le aziende hanno perso una discreta percentuale dei contatti. È una cattiva notizia? Probabilmente no, ma molti non lo capiranno.

Il punto è che una percentuale enorme di aziende ha abusato della posta elettronica come strumento di comunicazione. Per essere più precisi: ha abusato dell’unico strumento di comunicazione di cui ha ancora un certo controllo. Si badi bene: in questo ragionamento non considero le aziende sciatte che fanno uso di indirizzari ottenuti illegalmente e che non hanno alcun rispetto per la legge e per i propri clienti; queste aziende – sarebbe un bene per tutti – dovrebbero semplicemente essere multate, perché causano danno anche a chi usa questi strumenti con criterio. Qui si parla di chi ha operato nei confini della legalità e che oggi si vede in piena emorragia di contatti.

Il post-GDPR: una opportunità.

Il rateo di apertura delle comunicazioni via e-mail, soprattutto in ambito B2B ormai è assai più grande della percentuale di visualizzazione dei post organici sui social, per via dei famosi algoritmi. Non solo: dal nostro osservatorio privilegiato, questo divario si sta addirittura allargando a svantaggio dei social network, che sono sempre più concentrati sulla monetizzazione diretta.

Quanto è utile un iscritto alla nostra mailing list a cui non importa niente di noi? Quanto danneggiamo la nostra immagine nei suoi confronti, continuando a bersagliarlo? Quanto siamo stati bravi a segmentare i nostri indirizzari e a fare in modo che i nostri prospect ricevano sempre comunicazioni gradite? Da queste domande bisogna ripartire per il post-GDPR, cercando di cogliere l’opportunità di uno strumento che potrebbe tornare ad essere rilevante ed efficace, se meno inflazionato.

Dopo un bel dimagrimento degli indirizzari, cerchiamo di tenerci in forma.

Paolo Niccolò Giubelli

Nato nel 1983 lavora e vive a Ferrara presso ITestense. Si è da sempre occupato di informatica ed ha ottenuto la laurea specialistica in Ingegneria Informatica presso l'Università di Ferrara. In particolare è appassionato di sicurezza informatica, programmazione e analisi dei dati. Co-autore del blog italiano di fotografia "L'Occhio Del Fotografo".

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